Wa qaala lifityaanihij 'aloo bidaa'atahum fee rihaalihim la'allahum ya'rifoonahaaa izan qalabooo ilaaa ahlihim la'allahum yarji'oon
Disse [poi] ai suoi garzoni: “Nascondete le loro merci nei loro bagagli, ché le riconoscano quando saranno giunti presso la loro gente e forse ritorneranno”.
Falammaa raja'ooo ilaaa abeehim qaaloo yaaa abaanaa muni'a minnal kailu fa arsil ma'anaaa akhaanaa naktal wa innaa lahoo lahaafizoon
Quando furono di ritorno presso il padre loro, gli dissero: “O padre, non potremo più avere altri carichi. Lascia venire con noi nostro fratello, ci potremo rifornire e certamente veglieremo su di lui”.
Qaala hal aamanukum 'alihi illaa kamaa amintukum 'alaaa akheehimin qabl; fal laahu khairun haafizanw wa Huwa arhamur Raahimeen
Disse: “Ve lo dovrei affidare, come già vi affidai suo fratello? È Allah il migliore dei guardiani, ed Egli è il Più misericordioso dei misericordiosi!”.
Wa lammaa fatahoo mataa 'ahum wajadoo bidaa'atahum ruddat ilaihim qaaloo yaaa abaanaa maa nabghee; haazihee bida 'atunaa ruddat ilainaa wa nameeru ahlanaa wa nahfazu akhaanaa wa nazdaadu kaila ba'eer; zaalika kailuny yaseer
Quando poi disfecero i bagagli, scoprirono che gli erano state rese le loro merci. Dissero: “O padre, cosa potremmo desiderare di più? Ecco, le nostre merci ci sono state restituite. Provvederemo alla nostra gente e veglieremo su nostro fratello, aggiungeremo un altro carico di cammello: sarà un carico facile”.
Disse [Giacobbe]: “Non lo manderò con voi, finché non giurerete su Allah che me lo riporterete, a meno che non siate del tutto sopraffatti”. Poi, dopo che ebbero giurato, disse loro: “Allah è il garante di quello che abbiamo detto”.
Wa qaala yaa baniyya laa tadkhuloo mim baabinw waa hidinw wadkhuloo min abwaabim mutafarriqah; wa maaa ughnee 'ankum minal laahi min shai'in; inil hukmu illaa lillaahi 'alaihi tawakkaltu wa 'alaihi fal yatawakkalil Mutawakkiloon
Disse: “O figli miei, non entrate da una sola porta, ma entrate da porte diverse. In nulla potrei proteggervi nei confronti di Allah. La decisione appartiene solo ad Allah e in Lui confido. In Lui confidino, coloro che confidano”.
Wa lammaa dakhaloo min haisu amarahum aboohum maa kaana yughnee 'anhum minal laahi min shai'in illaa haajatan fee nafsi Ya'qooba qadaahaa; wa innahoo lazoo 'ilmil limaa 'allamnaahu wa laakinna aksaran naasi laa ya'lamoon
Pur essendo entrati nel modo che loro padre aveva raccomandato, ciò non li avrebbe protetti da Allah. Non fu altro che uno scrupolo, nell'animo di Giacobbe, ed egli lo soddisfece. Invero egli era colmo della scienza che Noi gli avevamo insegnato, mentre la maggior parte degli uomini non sanno.
Wa lammaa dakhaloo 'alaa Yoosufa aawaaa ilaihi akhaahu qaala inneee ana akhooka falaa tabta'is bimaa kaanoo ya'maloon
E quando furono introdotti da Giuseppe, questi trasse in disparte suo fratello [Beniamino] e gli disse: “Io sono tuo fratello, non essere dunque triste per quello che mi hanno fatto”.
Fabada-a bi-aw'iyatihim qabla wi'aaa'i akheehi summas takhrajahaa minw wi 'aaa'i akheeh; kazaalika kidnaa li Yoosuf; maa kaana liyaakhuza akhaahu fee deenil maliki illaaa any yashaaa'al laah; narfa'u darajaatim man nashaaa'; wa fawqa kulli zee 'ilmin 'Aleem
[Giuseppe] iniziò dai sacchi degli altri prima che da quello di suo fratello, e infine la trasse dai bagagli di quest'ultimo. Suggerimmo Noi quest'astuzia a Giuseppe, ché altrimenti non avrebbe potuto trattenere suo fratello nel rispetto della legge del re, a meno che Allah non l'avesse voluto. Eleviamo il rango di chi vogliamo, e sopra ogni sapiente c'è l'Onnisciente.
Qaaloo iny yasriq faqad saraqa akhul lahoo min qabl; fa asarrahaa Yoosufu fee nafsihee wa lam yubdihaa lahum; qaala antum sharrum makaananw wallaahu a'lamu bimaa tasifoon
Disse: “Se ha rubato, già uno dei suoi fratelli aveva rubato”. Giuseppe nascose [il sentimento] nel suo cuore, senza mostrare loro nulla. Disse: “Invero, la vostra situazione è peggiore, e Allah sa cosa affermate!”.
Falammas tay'asoo minhu khalasoo najiyyan qaala kabeeruhum alam ta'lamoon anna abaakum qad akhaza 'alaikum mawsiqam minal laahi wa min qablu maa farrattum fee Yoosufa falan abrahal arda hattaa yaazana leee abeee aw yahkumal laahu lee wa huwa khairul lhaakimeen
Quando persero la speranza [di riaverlo], discussero [tra loro] in segreto. Disse il maggiore: “Non ricordate, che vostro padre vi chiese di giurare davanti ad Allah? E come, già una volta, mancaste nei confronti di Giuseppe? Non lascerò questo territorio, senza che mio padre me ne dia il permesso o [senza] che Allah abbia giudicato in mio favore. Egli è il migliore dei giudici.
Irji'ooo ilaaa abeekum faqooloo yaaa abaanaaa innab naka saraq; wa maa shahidnaaa illaa bimaa 'alimnaa wa maa kunnaa lilghaibi haafizeen
Tornate dal padre vostro e ditegli: “O padre, tuo figlio ha rubato. Non abbiamo testimoniato, eccetto che per quello che sappiamo: non potevamo prevedere l'ignoto.
Qaala bal sawwalat lakum anfusukum amran fasabrun jameelun 'asal laahu any yaa tiyanee bihim jamee'aa; innahoo Huwal 'Aleemul Hakeem
Disse [Giacobbe]: “Sono piuttosto le vostre passioni che vi hanno ispirato qualcosa. Bella pazienza! Chissà che Allah, me li restituisca tutti quanti! In verità, Egli è il Sapiente, il Saggio”.
Falammaa dakhaloo 'alaihi qaaloo yaaa ayyuhal 'Azeezu massanaa wa ahlanad durru wa ji'naa bibidaa 'timmuzjaatin fa awfi lanal kaila wa tasaddaq 'alainaa innal laaha yajzil mutasaddiqeen
Quando poi entrarono [ancora una volta] al cospetto di lui, dissero: “O principe, ci ha colpiti la disgrazia, noi e la nostra famiglia. Abbiamo recato merce di scarso valore. Riempici comunque la misura e facci la carità, ché Allah compensa i caritatevoli”.
Qaaloo 'a innaka la anta Yoosufu qaala ana Yoosufu wa haazaaa akhee qad mannal laahu 'alainaa innahoo mai yattaqi wa yasbir fa innal laaha laa yudee'u ajral muhsineen
Dissero: “Sei tu proprio, Giuseppe?”. Disse: “Io sono Giuseppe e questi è mio fratello. In verità Allah ci ha colmato di favori! Chi è timorato e paziente, [sappia che] in verità, Allah non trascura di compensare chi fa il bene”.